Email Marketing ROI: come calcolarlo e quanto si guadagna realmente con una campagna email

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Quanto converte l’email marketing? Secondo recenti statistiche, questa strategia vanta un ROI compreso tra il 3,600% and 4,000%, a seconda della nicchia e del settore in cui si opera.

L’email marketing è uno dei canali con il ROI più alto in assoluto nel panorama del digital marketing. Purtroppo però, non basta creare e inviare una newsletter a caso per ottenere risultati sperati. Come in tutte le cose, serve una strategia, saper interpretare (bene) le metriche e conoscere i piccoli accorgimenti che fanno tutta la differenza.

La verità è che, anche se tanti ne parlano, pochi sanno davvero come si calcola il ROI dell’email marketing.

Eppure, sapere quanto guadagni per ogni euro speso è fondamentale. Ti aiuta a capire se il tuo lavoro sta funzionando, se vale la pena continuare e soprattutto dove migliorare per ottenere di più, spendendo meglio (e non meno).

In questo articolo ti spiegherò come si calcola il ROI delle tue campagne email, quali costi devi davvero considerare, e come capire se stai guadagnando abbastanza. Vedremo anche quanto converte l’email marketing nei diversi settori, come tracciarne le performance e soprattutto, come migliorarlo.

Pronto a scoprire se le campagne di email marketing stanno davvero funzionando?

Cos’è il ROI nel Marketing?

Il ROI è l’ acronimo di Return on Investment (ritorno sull’investimento) ed è una delle metriche più importanti in assoluto per chi fa marketing, in quanto ti permette di capire quanto guadagni rispetto a quanto spendi.

Se spendi 100 euro e ne incassi 300, il tuo ROI è positivo. Se spendi 100 e ne incassi 80… c’è qualcosa che non va ed il tuo ROI è negativo.

Nel marketing, questo parametro ti aiuta a capire quali attività portano risultati concreti e quali invece non stanno performando come dovrebbero. Può riferirsi a qualsiasi canale: pubblicità online, social media, SEO… o, ovviamente, email marketing.

Sapere calcolare il ROI ti permette di fare scelte più intelligenti, tagliare gli sprechi e concentrarti su quello che funziona davvero. E fidati: una volta che inizi a monitorarlo bene, diventa una bussola per tutte le tue decisioni strategiche.

Come si Calcola il ROI nel Marketing in generale

Il calcolo del ROI è più semplice di quanto sembri. La formula base è questa:

ROI = (Guadagno – Costo) / Costo x 100

Facciamo un esempio pratico:

Hai speso 500 € per una campagna su Google ADS e hai generato 1.500€ in vendite. Il tuo ROI quindi sarà: (1500 – 500) / 500 x 100 = 200%

Cosa significa? Che per ogni euro speso, ne hai guadagnati tre: uno copre il costo, gli altri due sono profitto.

Questa formula è valida per qualsiasi attività di marketing: che tu faccia Facebook Ads, sponsorizzate su Google, o invii una newsletter, il principio non cambia. Come vedi, questo parametro ti dice quanto ti sta rendendo realmente ogni euro investito. Ovviamente, più è alto, meglio è.

Attenzione però: per avere un ROI affidabile, devi considerare bene tutti i costi coinvolti. Per esempio, se lanci una campagna di Google ADS, dovresti considerare anche i costi che hai dovuto sostenere per i tools per la ricerca keywords, il copywriter per realizzare le tue Landing Pages, il tuo tempo investito ecc

Insomma, bisogna considerare tutti i fattori che entrano in gioco per avere un numero attendibile.

Come si calcola il ROI nell’Email Marketing nello specifico

Nel caso dell’email marketing, la formula per calcolare il ROI è sempre la stessa:

ROI = (Guadagno – Costo) / Costo x 100

La differenza sta in cosa includi nei costi e nei ricavi.

Immagina di aver incassato 3.500€ in vendite da una campagna in cui hai speso 500€:

  • 200 € per la piattaforma
  • 150 € per il copywriting e la grafica
  • 150 € in tempo lavoro interno

ROI = (3.500 – 500) / 500 x 100 = 600%

Significa che per ogni euro speso, ne hai guadagnati 7 (1 copre il costo, 6 sono profitto).

Come vedi, il ROI ti mostra quanto guadagni dalle tue campagne rispetto a quanto hai investito per realizzarle.

Per avere un risultato ancora più preciso, dovresti considerare tutti i costi reali dell’email marketing come:

  • abbonamento alla piattaforma email;
  • tempo e risorse interne (o esterne) dedicate alla gestione della campagna;
  • strumenti aggiuntivi;
  • costi per acquisire nuovi iscritti alla mailing list

Vedremo più avanti nell’articolo che hai la possibilità di monitorare queste conversioni nel dettaglio con GetResponse, per avere dati ancora più precisi e perfezionare le tue campagne di email marketing.

Confronto tra Email Marketing ROI e altri canali

C’è chi dice che l’email marketing sia morto (un pò come la SEO, d’altronde), ma la realtà è ben distante da tali sentenze.

​L’email marketing continua infatti a distinguersi come uno dei canali più efficaci in termini di ritorno sull’investimento (ROI). Secondo le ultime statistiche, l’email marketing offre un ROI medio di $36 per ogni dollaro speso, superando significativamente altri canali di marketing digitale.​

Confrontando l’email marketing con altri strumenti:​

  • Social Media: il ROI del social media marketing è tra i più alti del settore, secondo le ultime statistiche di Hubspot. Devi però contare che per avere successo su queste piattaforme devi contare sugli algoritmi, avere un certo numero di follower e creare un personal brand forte. Ingredienti che richiedono maggiore tempo e dedizione degli altri canali.
  • SEO (Search Engine Optimization): L’ottimizzazione per i motori di ricerca offre un ROI medio di $22.24 per ogni dollaro speso. Estremamente efficace nel lungo termine, tuttavia richiede tempi lunghi per vedere risultati concreti. ​
  • Paid Ads (Pubblicità a Pagamento): Le campagne PPC (Pay-Per-Click) come Google Ads generano un ritorno medio di $2 per ogni dollaro investito. Possono offrire risultati immediati, ma come vedi il ROI è significativamente inferiore rispetto all’email marketing. ​

Come vedi, l’email marketing non solo mantiene una posizione dominante in termini di ROI, ma supera anche altri canali di marketing digitale, rendendolo una scelta strategica per le aziende che mirano a massimizzare l’efficacia delle loro campagne.

Costi da considerare nel calcolo del ROI di Email Marketing

Quando calcoli il ROI dell’email marketing, non puoi limitarti solo al prezzo dell’abbonamento al software di email marketing. Come abbiamo visto prima, devi considerare tutto ciò che serve per creare e inviare una campagna efficace.

Solo così avrai un quadro realistico dei costi e, di conseguenza, del rendimento reale. Altrimenti rischierai di non avere una stima corretta dei tuoi guadagni, fondamentale per migliorare le tue prossime campagne.

Di seguito, provo a descriverti nel dettaglio tutti i costi da considerare.

Abbonamento alla piattaforma di email marketing

Questo è decisamente il costo più ovvio e facile da calcolare. Ogni tool di email marketing ha piani e prezzi diversi in base a:

  • numero di contatti gestiti;
  • funzionalità attive (es. automazioni, AI, segmentazioni avanzate);
  • email inviabili al mese.

Secondo una nostra recente analisi di GetResponse, il costo medio mensile per una campagna email strutturata è di circa 148€, ma puoi iniziare anche con 6-15 € al mese se hai una lista piccola e necessità base. 👉 Quanto costa fare email marketing nel 2025?

Per esempio, GetResponse mette a disposizione un abbonamento gratuito per chi vuole muovere i primi passi nell’email marketing senza dover investire cifre importanti fin da subito.

Se vuoi sfruttare tutte le funzionalità avanzate (automazioni, funnel, landing page, autoresonder) il costo sale, ma è sempre commisurato ai risultati che puoi ottenere.

Proprio per dare la possibilità a tutti di testare queste funzioni avanzate, GetResponse mette a disposizione una prova gratuita di 30 giorni permettendo di utilizzare anche queste funzionalità extra senza impegno economico.

Tempo e risorse interne (o esterne) da dedicare

Scrivere una buona email che converta richiede tempo. Lo stesso vale per:

  • progettare il layout;
  • segmentare la lista;
  • impostare gli A/B test;
  • programmare e monitorare l’invio.

Anche se te ne occupi in prima persona, quel tempo ha un valore. Calcola quante ore impieghi e moltiplicale per una tariffa oraria realistica (quella tua o del tuo team). Se ti affidi invece a un freelance o a un’agenzia, considera anche i loro costi nel totale.

Fortunatamente, GetResponse ha recentemente implementato le sue funzioni di intelligenza artificiale per realizzare un’intera campagna email da zero senza nessuna conoscenza tecnica.

Questo abbassa drasticamente il tempo impiegato per realizzare le tue email, permettendoti di incrementare il tuo ROI.

Creazione contenuti: copy, immagini, asset visivi delle email

Ogni email ha bisogno di:

  • un oggetto che cattura l’attenzione;
  • un testo scritto bene, chiaro e persuasivo;
  • immagini o elementi grafici coerenti col brand.

Se non crei tutto in-house, questi contenuti vanno commissionati esternamente. E anche se usi template o AI, un minimo di editing e rifinitura è sempre necessario.

Design, sviluppo e tool aggiuntivi

Alcune campagne richiedono asset più complessi:

  • animazioni o elementi dinamici;
  • landing page collegate all’email:
  • plugin di terze parti per countdown, sondaggi, lead magnet

Inoltre, molti brand investono in strumenti extra per la deliverability, l’A/B testing avanzato o l’ottimizzazione degli invii (tipo Perfect Timing).

Tutti questi strumenti hanno un costo mensile o per utilizzo e, anche se piccolo, va considerato nel totale.

La buona notizia? Queste funzionalità sono già incluse nei principali servizi di email marketing come GetResponse, quindi sono costi extra che è possibile evitare.

Tassi di conversione dell’Email Marketing nei vari settori

I tassi di conversione dell’email marketing non sono fissi, ma variano in base al settore, agli obiettivi delle tue campagne email e alla qualità della lista contatti. Insomma, non possiamo trarre dei dati certi, ma possiamo capire come si comportano i vari mercati.

Questo può aiutarti a valutare meglio le performance delle tue campagne e capire cosa puoi aspettarti realisticamente.

Ecco alcuni dati che ti saranno fondamentali per capire cosa aspettarti dalle tue campagne mail:

E-commerce: il tasso di conversione medio varia tra il 2% e il 5%, con punte più alte per campagne ben segmentate (come quelle per il recupero carrelli). Il pubblico è molto sensibile a sconti, offerte a tempo e email personalizzate. 👉 Email marketing per ecommerce: campagne e strategie vincenti nel 2025

Education: in questo settore, le email promozionali legate a corsi, webinar e risorse gratuite mostrano tassi di conversione anche superiori al 10%, con alcune landing page che arrivano fino al 18%. L’interesse per la formazione e il valore percepito delle risorse offerte incidono molto. 👉 Come promuovere un corso di formazione con l’email marketing

B2B: qui la media si attesta tra il 2,2% e il 2,5%, ma può variare in base alla qualità della lista e al livello di personalizzazione. Le campagne che offrono demo, ebook o consulenze gratuite tendono a convertire meglio.

Associazioni/ONG: sebbene le aperture siano elevate, la conversione dipende molto dal tipo di causa e dal momento in cui viene lanciata la campagna. In contesti come il fundraising o il volontariato, le conversioni possono variare dall’1% fino al 4-5% nei periodi caldi (es. festività, emergenze). 👉 Marketing per No-Profit: le strategie più efficaci per coinvolgere e fidelizzare i donatori

In sintesi, il tasso di conversione è una metrica fondamentale, ma va sempre letta nel giusto contesto. Più la tua comunicazione è mirata, utile e costruita sul tuo pubblico, più è probabile che i risultati superino la media di settore.

Come monitorare le conversioni

Sapere quante persone aprono le tue email è sicuramente interessante, ma quello che conta davvero è quante compiono un’azione utile per te: un acquisto, un’iscrizione, una richiesta di contatto.

Non lo stai ancora facendo? Bene, allora è il momento perfetto per iniziare a farlo. Per capire cosa funziona e cosa no, devi monitorare le conversioni. E per farlo nel modo giusto, il tuo miglior alleato è Google Analytics 4 (GA4).

Vediamo nel dettagli tutti i passaggi per farlo.

Tracciamento con UTM

Il primo passo è aggiungere i parametri UTM ai link all’interno delle tue email. In questo modo, ogni clic sarà “etichettato” e riconoscibile in Google Analytics.

Un link con UTM potrebbe apparire così:

https://www.tuosito.it/landing?utm_source=email&utm_medium=email&utm_campaign=campagna-aprile

Se usi GetResponse, puoi attivare il tracciamento UTM automaticamente spuntando l’opzione dedicata durante la creazione dell’email. In alternativa, puoi inserire manualmente i parametri personalizzati per avere ancora più controllo (es. distinguere tra DEM, newsletter, automation).

Impostare gli obiettivi di conversione

In Google Analytics 4, gli “obiettivi” sono chiamati eventi di conversione, e rappresentano le azioni più importanti per il tuo business: per esempio, può essere un acquisto, l’invio di un form, l’iscrizione a una newsletter, il download di un PDF, ecc.

Per impostarli, segui questi passaggi:

1. Traccia l’evento – Prima di tutto, assicurati che l’evento venga tracciato. Può avvenire automaticamente (es. purchase, form_submit, sign_up) oppure tramite Google Tag Manager o codice personalizzato sul sito.

2. Vai su GA4 – Accedi al pannello amministratore (icona dell’ingranaggio in basso a sinistra), poi clicca su “Eventi”.

3. Contrassegna l’evento come conversione – Una volta che vedi l’evento tracciato (es. form_submit), attiva l’interruttore “Contrassegna come conversione” accanto al nome dell’evento. A questo punto, ogni volta che l’evento si verifica, verrà conteggiato come una conversione.

4. Crea un evento personalizzato – Questo è un passaggio facoltativo, ma se vuoi tracciare qualcosa di più specifico, puoi creare un evento personalizzato (es. “iscrizione alla newsletter con UTM email”), filtrando in base a parametri come URL, sorgente o ID del pulsante.

5. Assegna un valore monetario – Se vendi prodotti o servizi, puoi configurare anche il valore della conversione, utile per collegare direttamente le entrate alle campagne email. In eCommerce, questo avviene automaticamente con l’eCommerce avanzato attivo. In altri casi, puoi impostare un valore statico o dinamico per ogni evento.

Analizzare i risultati

Hai settato il tuo account, stai monitorando gli eventi… ora è tempo di analizzare i risultati ottenuti.

Per visualizzare i dati vai su: Reports > Acquisizione > Acquisizione del traffico

Filtra per Sorgente/Mezzo, e seleziona ad esempio email/email oppure newsletter/email. A questo punto vedrai:

  • numero di sessioni da email;
  • eventi/conversioni effettuate;
  • valore generato (se hai configurato il valore per ogni conversione).

Tutti questi dati ti permetteranno di calcolare più nel dettaglio il ROI delle tue campagne di email marketing e adottare delle strategie per migliorare questo parametro così fondamentale.

Come Aumentare il ROI delle Campagne Email

Fino ad ora abbiamo visto il ROI generale dell’email marketing, ma devi sapere che i guadagni non sono scolpiti nella pietra. Infatti, puoi migliorarli moltissimo se applichi delle strategie efficaci. Bastano piccoli accorgimenti per trasformare una campagna mediocre in una che converte davvero.

Qui di seguito troverai dei consigli e strategie che puoi mettere in pratica fin da subito per portare al massimo le tue campagne.

Segmentazione

Inviare la stessa email a tutta la tua lista è uno degli errori più comuni. La segmentazione ti permette di dividere i tuoi contatti in gruppi più ristretti e profilati in base a criteri come:

  • interessi
  • comportamenti di acquisto
  • localizzazione geografica
  • attività recente
  • tassi di apertura delle mail

Con piattaforme come GetResponse, puoi creare segmenti dinamici (che si aggiornano automaticamente) e inviare contenuti rilevanti e personalizzati che parlano davvero al destinatario. Risultato? Più click, più conversioni, ROI più alto (obiettivo raggiunto!)

Per approfondire: Il valore della segmentazione dei contatti per l’email marketing

Personalizzazione

Questo è punto fondamentale su cui facciamo sempre leva, ma ancora troppo sottovalutato.

E no, non basta scrivere “Ciao [Nome]” nell’oggetto. La personalizzazione vera va oltre e riguarda il contenuto dell’email: dai prodotti consigliati alle offerte, fino al tono che stai utilizzando.

Usa le informazioni che hai sul tuo contatto per creare messaggi che sembrano pensati su misura.

Esempio: se un utente ha già acquistato un prodotto, potresti proporre degli accessori correlati. Oppure, se non apre le tue mail da un po’, puoi invia una email di recupero del cliente con un incentivo.

Automazione

L’automazione non solo ti fa risparmiare tempo, ma ti aiuta a comunicare nel momento giusto con il messaggio giusto. E questo fa la differenza.

Abbiamo trattato l’importanza delle marketing automation varie volte, ma per sintetizzare, alcuni esempi di automazioni più efficaci sono:

Con GetResponse puoi costruire flussi di automazione visivi, in pochi clic e senza avere nessuna conoscenza di programmazione. Troverai dei workflow già pronti in base al tuo obiettivo ed al tuo settore, in modo da velocizzare ancora di più il processo di apprendimento.

esempio di automazione recupero vendite per ecommerce
Esempio di automazione email per recupero vendite per l’e-commerce

Così facendo il ROI aumenta perché comunichi in modo mirato senza fare tutto manualmente, risparmiando quindi tempo prezioso.

Per approfondire: 10 esempi di Marketing Automation che puoi mettere subito in pratica

A/B Testing

Altro aspetto fortemente sottovalutato, ma che ti consiglio di iniziare ad implementare.

Il punto è che se non fai dei test sulle tue campagne, stai solo tirando a indovinare. Con l’A/B testing puoi confrontare due (o più) versioni di una stessa email per vedere quale funziona meglio.

Cosa puoi testare?

  • Oggetto dell’email
  • Nome del mittente
  • Call-to-action
  • Layout o immagini
  • Giorno e orario di invio

Testa una variabile alla volta per capire cosa realmente incide sulle performance. Anche una piccola differenza può generare un impatto significativo sul ROI finale.

Per approfondire: A/B Test per l’Email Marketing – Istruzioni per l’uso

Copywriting efficace

Il testo della tua email è il cuore della comunicazione. Se non cattura l’attenzione, non genera clic. E senza clic, addio conversioni.

Ecco qualche consiglio pratico:

  • usa titoli chiari e d’impatto, che promettano un beneficio concreto;
  • vai dritto al punto: niente giri di parole;
  • fai frasi brevi e scorrevoli, come se stessi parlando con l’utente;
  • usa CTA forti e visibili (“Scopri l’offerta”, “Scarica ora”, “Inizia gratis”).

Il tono giusto dipende dal tuo pubblico di riferimento, ma in ogni caso, ricordati un concetto fondamentale: scrivi per le persone, non per gli algoritmi.

A tal proposito, GetResponse mette a disposizione le sue funzionalità IA per permetterti di creare una mail (o addirittura un’intera campagna) da zero con tanto di testi e call to action, basandoti sui dati che gli fornirai.

Ovviamente qualsiasi testo generato dall’IA richiede un intervento umano, ma questo ti permette di velocizzare notevolmente il processo di creazione ed imparare a scrivere per il tuo pubblico target.

Per approfondire: Come utilizzare l’Intelligenza Artificiale nell’Email Marketing (in maniera etica)

Migliora la tua deliverability

Tutti i consigli visti fino ad ora sono ottimi, ma se pecchi sulla deliverability, gli sforzi saranno vani.

Puoi creare l’oggetto perfetto, il testo più persuasivo del mondo e un’offerta da urlo… ma se le tue email finiscono nello spam il tuo ROI ne risentirà tantissimo.

Per questo il primo passo che devi fare è migliorare la deliverability, ovvero la capacità delle tue email di raggiungere davvero la casella di posta dei tuoi iscritti.

Ma cosa fare nel concreto? Innanzitutto, devi usare una piattaforma professionale, come GetResponse, che garantisce un’infrastruttura solida, IP affidabili e tassi di consegna altissimi (parliamo anche del 99%).

Poi ci sono una serie di buone pratiche da adottare:

  • evita parole spam nell’oggetto e nel corpo dell’email;
  • usa un dominio personalizzato (es. info@tuodominio.it) invece di un generico Gmail o Yahoo;
  • mantieni la tua lista contatti pulita e aggiornata, rimuovendo regolarmente indirizzi inattivi o errati;
  • chiedi il doppio opt-in per assicurarti che gli utenti vogliano davvero ricevere le tue email;
  • monitora constantemente le performance: per esempio, se il tasso di rimbalzo è troppo alto o molti tuoi contatti non leggono le mail, è ora di fare pulizia.

Infine, ricordati sempre di attivare l’autenticazione email del dominio (DKIM, SPF, DMARC): è un passaggio tecnico, ma fondamentale per dimostrare ai provider che sei un mittente affidabile.

Per approfondire: Guida all’Email Deliverability – Cos’è, come misurarla e migliorarla per evitare lo spam

Per concludere: l’importanza degli strumenti giusti

L’email marketing, se fatto con criterio e strategia, può diventare uno dei canali più redditizi della tua strategia digitale. Non si tratta solo di inviare una newsletter ogni tanto, ma di costruire un sistema che genera risultati misurabili, ottimizzabili e sostenibili.

In questo articolo abbiamo visto come calcolare correttamente il ROI, quali costi considerare davvero, cosa aspettarti in base al tuo settore, come tracciare le conversioni e soprattutto quali azioni concrete puoi mettere in atto fin da ora per migliorare le performance delle tue campagne.

Con un po’ di strategia e l’aiuto delle funzionalità IA (come quelle fornite da GetResponse), puoi trasformare ogni email inviata in un’opportunità reale di guadagno. E il bello è che puoi iniziare subito, anche con un piccolo budget e competenze base.

Se vuoi davvero guadagnare tue campagne di email marketing, devi scegliere la piattaforma giusta. Non tutti gli strumenti si equivalgono: utilizzare un software avanzato come GetResponse può fare davvero la differenza tra una campagna che “funziona” e una che porta risultati concreti.


Gianpiero Spelozzo
Gianpiero Spelozzo
Laureato in Comunicazione di Marketing, esperto di email marketing e SEO, fervido smart worker e nomade digitale nella vasta terra di Google e dei motori di ricerca. Tra Milano, Nord Europa, Marche e Abruzzo vivo le migliori esperienze in ambito digital marketIng, e-commerce, innovazione digitale e scrittura creativa. Scompongo e rielaboro queste esperienze nel blog di GetResponse, sotto forma di articoli, guide e approfondimenti.

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